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Matteo Loves, San Rocco e l’angelo, 1625-1630

    Matteo Loves, pittore originario di Colonia in Germania, incontrò Guercino durante il suo soggiorno romano tra il 1621 e il 1623, divenendone seguace e stretto collaboratore nella bottega di Cento, dove si trovò ad affiancare gli altri assistenti nella produzione di copie, prima di intraprendere una carriera indipendente.
    L’opera qui esposta rappresenta la guarigione di San Rocco dalla peste grazie all’intervento divino. Il santo, ammalatosi durante l’assistenza ai malati, mostra la piaga all’angelo, che indicando il cielo, gli riferisce della pronta guarigione voluta da Dio.
    La tela è un evidente esempio della sintesi che Matteo Loves riuscì a raggiungere tra gli insegnamenti di Guercino e la sua prima formazione fiamminga. Il naturalismo guercinesco, nei passaggi chiaroscurali e nell’equilibro compositivo tra figure e sfondo, è unito alla luce fredda, all’atmosfera nitida e ad una minuziosa descrizione dei dettagli tipici della pittura nordica. Queste componenti rendono Matteo Loves uno dei collaboratori dalla cifra stilistica più intensa e personale.

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