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Guercino, Madonna del Passero, 1615/16

    Il dipinto, donato alla Pinacoteca di Bologna dallo storico dell’arte Sir Denis Mahon, è il più straordinario testimone della poetica degli affetti sviluppata da Guercino fin dagli anni giovanili. Guercino ci mostra un’istantanea del rapporto fra la Vergine e il Bambino, senza pretese di solennità. La composizione, in taglio ravvicinato, presenta la scena quotidiana di una madre che cinge con il braccio il bambino paffuto mentre gli mostra un passerotto trattenuto al dito con l’aiuto di un filo sottile. Incantato e curioso, il bambino cerca un appiglio nella veste della donna per sentirsi più sicuro. Il significato del passerotto come simbolo del destino salvifico dell’uomo resta in secondo piano rispetto alla verità emotiva del quadro famigliare. La luce calda e morbida contribuisce al senso di intimità quotidiana, il chiaroscuro accarezza le forme tornite con pennellate corpose e fluenti e svela i gesti naturali e affettuosi.

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