Libro dei Conti, 1629-1666
Il libro dei conti è un diario contabile tenuto da Paolo Antonio Barbieri, fratello di Guercino, a partire dal 1629. Sul registro Paolo Antonio annotava entrate e uscite della bottega: materiali utilizzati, date, committenti, soggetti iconografici e prezzi, per tutte le opere realizzate da lui e dal fratello. Guercino stabiliva i prezzi delle opere a partire da un tariffario fisso, basato sul numero di personaggi nella composizione e dalla loro realizzazione a mezza figura o a figura intera.
Nel Libro vengono inoltre ricordate le copie realizzate dalla bottega e i ritocchi che il maestro eseguiva sulle sue stesse opere già consegnate. Ogni annualità era chiusa con il totale dei guadagni e quello delle spese per la gestione della casa e della famiglia.
Dopo la morte improvvisa di Paolo Antonio, avvenuta nel 1649, è lo stesso Guercino a occuparsi delle registrazioni. Dal 1665, essendo il maestro ormai troppo anziano, la gestione della contabilità sarà affidata al nipote Benedetto Gennari.L’ultima nota che il nipote scrisse sul Libro dei Conti il 22 dicembre 1666 non riguardava ilpagamento di un lavoro, ma rendeva omaggio allo zio nel giorno della sua morte, segnando, dunque, l’epilogo della bottega Barbieri.