Biografia
Francesco Arcangeli (Bologna, 1915-1974) è stato poeta, critico e storico dell’arte
1915
Nasce a Bologna il 10 luglio 1915, ultimo di quattro fratelli: Nino musicista e critico musicale, Gaetano poeta e scrittore, Bianca pittrice.
1933
Il 6 novembre si iscrive alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, con l’idea di intraprendere un percorso di studi storici e letterari.
1934
Il primo dicembre assiste alla celebre prolusione Momenti della pittura bolognese di Roberto Longhi e ne rimane talmente colpito da cambiare il suo percorso di studi. Longhi introduce una nuova visione critica della pittura bolognese includendovi come suo ultimo esponente Giorgio Morandi. Suoi compagni di studi sono fra gli altri Giorgio Bassani, Alberto Graziani e Antonio Rinaldi. In questo periodo inizia a frequentare lo studio di Giorgio Morandi.
1937
Il 10 novembre si laurea col massimo dei voti con una tesi su “Jacopo di Paolo nello svolgimento della pittura bolognese. Gli affreschi del Capitolo di Pomposa”. Tra il 1937 e il 1942 affianca Longhi con il ruolo di assistente volontario.
1941
Fino al 1943 insegna Storia dell'Arte al Liceo Minghetti di Bologna.
1942
Pubblica “Tarsie”, il suo primo saggio di storia dell’arte.
1943
Il 23 maggio è arrestato e accusato di attività antifascista. Con lui vengono fermati Giorgio Morandi, Cesare Gnudi, Giuseppe Raimondi e Antonio Rinaldi. Dopo una settimana di accertamenti viene rilasciato. Il 25 settembre la sua casa in Via Righi è completamente distrutta durante il bombardamento della città. L'editore Vallecchi di Firenze pubblica la raccolta di poesie “Polvere del tempo”, scritte tra il 1937 e il 1942.
1943-1945
Nel dicembre del 1943 si offre volontario presso la Soprintendenza alle Gallerie di Bologna per contribuire alla salvaguardia delle opere d’arte minacciate dalla guerra. Assunto temporaneamente come “ispettore avventizio di prima categoria”, compie sopralluoghi negli edifici bombardati e si occupa del trasferimento al nord di alcuni capolavori del territorio, tra cui l’Estasi di Santa Cecilia di Raffaello. Dopo l’armistizio, il 29 maggio 1945 si dimette per tornare ai suoi studi universitari.
1948
Riceve il premio per la critica italiana alla Biennale di Venezia per la recensione della mostra “L’Impressionismo a Venezia” pubblicata in “Rassegna d’Italia”. Cura, insieme a Cesare Gnudi e con la collaborazione di Roberto Longhi, il catalogo della Mostra celebrativa di Giuseppe Maria Crespi che si tiene a Bologna e a Milano tra giugno e ottobre. Invia la sua seconda e ultima raccolta poetica “Stella sola” al premio "Libera Stampa" di Lugano (la raccolta verrà poi pubblicata solo nel 1996).
1950
Nella veste di segretario e membro del Comitato esecutivo, collabora alla Mostra della pittura bolognese del Trecento, aperta tra maggio e luglio nella Pinacoteca nazionale di Bologna. L’esposizione è curata da Roberto Longhi che nel frattempo si è trasferito all’Università di Firenze. Inizia la collaborazione con “Paragone”, rivista militante di storia e critica d’arte e letteraria, fondata a Firenze da Roberto Longhi. Su “Paragone” pubblicherà articoli importanti sia di storia dell’arte, come “Tracce di Wiligelmo a Cremona” (1950) o “Sugli inizi dei Carracci” (1956), sia di critica come "Gli ultimi naturalisti"(1954) e "Una situazione non improbabile" (1957) .
1952
Collabora alla Mostra della pittura del Seicento a Rimini. Dal 1952 al 1957 insegna presso il liceo Massimo D’Azeglio di Torino e il liceo Gian Domenico Romagnosi di Parma.
1958
È nominato direttore della Galleria comunale d'arte moderna di Bologna di cui nel 1961 cura il trasferimento e il nuovo allestimento a Villa delle Rose. Mantiene l’incarico fino al 1967, incrementando le raccolte del museo con importanti acquisizioni.
Dal 1958 al 1962
Collabora al catalogo di tre importanti esposizioni nell’ambito delle Biennali d’arte di Bologna: I Carracci (1956), Maestri della pittura del Seicento emiliano (1959) e L’ideale classico del Seicento in Italia e la pittura di paesaggio (1962) .
1960
Inizia la stesura della monografia su Giorgio Morandi per la galleria Il Milione di Milano.
1961
Durante l'estate cominciano i contrasti con Morandi sui contenuti della monografia. Il dissidio si aggraverà a tal punto da diventare insanabile e provocherà una rottura dolorosa per entrambi.
1962-63
Escono le monografie su “Ennio Morlotti “(1962) e su “Bastianino” (1963).
1964
Il 18 giugno muore Giorgio Morandi. Il 31 luglio Il Milione pubblica la monografia di Arcangeli ampliamente revisionata.
1966
Cura a Grizzana l’esposizione Omaggio a Morandi.
1967
È nominato professore straordinario di Storia dell'Arte Medievale e Moderna presso l'Università di Bologna. Inizia il corso triennale intitolato “Corpo, azione, sentimento, fantasia: naturalismo ed espressionismo nella tradizione artistica emiliano-bolognese”.
1968
L'Accademia nazionale dei Lincei gli conferisce il Premio “Antonio Feltrinelli” per la critica d'arte. In occasione del conferimento del premio pronuncia il discorso “Uno sforzo per la storia dell’arte”.
1970
Nell’anno accademico 1970-71 inizia il suo quarto corso universitario intitolato “Dal romanticismo all’informale”: le dispense saranno pubblicate nel 1977 cura la mostra Natura ed espressione nell'arte bolognese-emiliana, da lui stesso considerata il punto di arrivo di una ricerca durata 25 anni.
1972
Alla Biennale di Venezia cura per il Padiglione Italia “Opera”, mostra che, assieme a “Comportamento”, curata da Renato Barilli, rappresentava il tema centrale di quella edizione. Pubblica su “Paragone” il saggio “Lo spazio romantico”.
1973
Pubblica una monografia dedicata a “Graham Sutherland”.
1974
Muore il 14 febbraio.